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Zinco Acido

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Viene effettuato in un bagno di composizione appropriata, con un pH attorno a 5. E’ un bagno versatile che consente di trattare praticamente tutti i materiali ferrosi, comprese le ghise.

I materiali tipo AVP ricavati da barra esagonale o quelli che hanno subito un processo di sbavatura termica, devono però subire un pretrattamento specifico, pena difetti estetici o formazione nel corso del tempo di puntinature di ruggine.

Se è ben condotto e tenuto sotto controllo fornisce un eccellente aspetto estetico. Il colore è brillante, tanto da sembrare cromato. Solo su materiali con superfici di non buona qualità, l’aspetto decade.

Ha lo svantaggio della cattiva ripartizione, per cui su particolari di forma inadatta è possibile avere in alcuni punti 3-4 microns di spessore ed in altri 25-30. La differenza aumenta man mano che aumenta la dimensione del pezzo e più ancora su pezzi di forma complessa che sono a distanze variabili dagli anodi. Una attenta scelta dei parametri ed una additivazione specifica, nelle formulazioni più raffinate, consente di limitare questi fenomeni.

Per questo è il trattamento più adatto per le parti non molto grandi, pezzi con sottosquadri, perché essendo la barra in movimento, entro certi limiti le bolle di gas fuoriescono e non si vedono punti non zincati. E’ indispensabile per gli acciai da alta velocità al piombo, particolarmente sulle superfici grezze di trafilatura e per le ghise, dove lo zinco alcalino non aderisce correttamente.

E’ una soluzione eccellente per il processo rotobarile, per la sua elevata velocità di deposizione e perché consente di trattare indifferentemente qualsiasi tipo di materiale. Spesso i pezzi che vengono passati nel rotobarile, provengono da lavorazioni su macchine automatiche da barra, dove è frequente l’impiego di acciai denominati genericamente AVP, che possono essere trattati senza inconvenienti nel bagno acido. Tutto sommato, in questa applicazione, è anche limitata la disuniformità di deposizione, perché i pezzi vedono gli anodi quando periodicamente si affacciano ai fori delle pareti del barile, per cui non c’è toppa differenza tra parti centrali ed estremità.