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Zincatura: una premessa

Quando un utilizzatore deve decidere come proteggere i pezzi dalla corrosione, si trova di fronte a diverse possibilità di scelta, tra queste la zincatura.

Quasi tutti hanno informazioni vaghe sui diversi processi  disponibili e su quale sia il più adatto alle proprie esigenze. Molti non sanno che non si tratta di un semplice rivestimento protettivo per pezzi banali. Utilizzando la zincatura elettrolitica, con un attento controllo del processo, è possibile per esempio, trattare pezzi meccanici pregiati con parti in tolleranza.

Nel nostro nuovo reparto, effettuiamo un trattamento di qualità con processo elettrolitico. Come già avvenuto quando abbiamo avviato altri nuovi processi, ci siamo resi conto che le richieste di trattamento sono fatte in modo molto generico, senza disporre di conoscenze tecniche adeguate. Per la stessa ragione, molti non sanno esattamente cosa aspettarsi in termini di prestazioni, oppure richiedono un trattamento non adatto per la loro applicazione.

in questo articolo illustriamo brevemente i vari processi di zincatura possibili, con lo scopo di dare una minima ma adeguata informazione ai possibili utilizzatori.

Entreremo più nel dettaglio per quanto riguarda  la zincatura elettrolitica, processo che eseguiamo nel nostro reparto di produzione ATS2.

Le altre tecniche di zincatura

Oltre al processo elettrolitico, esistono alcune tecniche che si differenziano per il modo di applicare lo zinco sulle superfici metalliche e per la tipologia dei manufatti da trattare, ne facciamo un breve cenno per completezza di informazione.

Queste tecniche sono la zincatura a caldo, la zincatura a spruzzo, la sherardizzazione e la zincatura lamellare, che è quella che più si avvicina, per tipologie di applicazione, alla zincatura elettrolitica tradizionale, anche se è limitata a pezzi di piccole dimensioni.

Il processo a caldo

E’ generalmente utilizzata per grandi strutture sottoposte a severe condizioni di ossidazione. Assieme alla zincatura elettrolitica, è un processo che ha larga diffusione. Gli altri processi occupano nicchie di mercato. Si effettua per immersione in bagni di zinco fuso, dopo adeguata preparazione delle superfici. Gli spessori depositati sono elevati, esteticamente non bellissimi, se confrontati con una zincatura elettrolitica di ottima qualità, ma non molto peggio di molte zincature elettrolitiche da battaglia. Ha il vantaggio di rivestire uniformemente anche gli interni degli scatolati dotati di opportuni fori di drenaggio.

Il processo a spruzzo

Si effettua con apparecchiature tipo Plasma Spray. Consente applicazioni in situ oppure su una parte del manufatto su cui è richiesta la protezione. Gli spessori applicati sono elevati, tipicamente 50-500 microns.

Sherardizzazione

Si effettua a caldo all’interno di storte rotanti che contengono piccoli pezzi con polvere di zinco. Sono anche presenti gas od altri prodotti che agevolano il processo. In alternativa è possibile in cassetta con opportuni additivi. Lo zinco riveste il metallo ed in parte diffonde nel substrato formando una fase intermetallica. E’ riservata alle produzioni di piccoli pezzi speciali.

Zinco lamellare

E’ un processo introdotto di recente, che si effettua su minuteria in apparecchi tipo vibroburatti. La polvere di zinco per effetto meccanico, viene compressa sulla superficie dei pezzi e li riveste con uno strato aderente. Lo zinco depositati subisce poi i post trattamenti classici delle zincature elettrolitiche. Ha il vantaggio di non introdurre idrogeno nei pezzi.